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Come sapere se il debitore possiede un veicolo potenzialmente pignorabile e le informazioni utili per il creditore

 

In ambito di recupero crediti, nel momento in cui non si riesce a raggiungere un accordo per via stragiudiziale, le controversie tra creditore e debitore hanno fondamentalmente due vie di uscita, non tenendo in considerazione i casi eccezionali, e cioè la messa a perdita del credito o il pignoramento dei beni del soggetto debitore a copertura della somma dovuta.
Per poter portare avanti questa seconda soluzione, passando quindi per il recupero giudiziale, è ovvio come la conditio sine qua non sia l’esistenza di beni pignorabili intestati al debitore, siano essi immobili, mobili o presso terzi. Se da una parte, soprattutto se si tratta di crediti di ammontare elevato, il pignoramento degli immobili è quello più automatico da ipotizzare, dall’altra ci sono altre tipologie di patrimoni che sono ritenuti fondamentalmente più rapidi da aggredire, non per ultimo anche per la difficoltà del sistema giudiziario e immobiliare italiano di far fronte a tutte le aste ed arrivare ad un risultato effettivo di vendita (solo il 30% delle aste giudiziarie termina con una vendita dell’immobile pignorato mentre nel 90% dei casi la prima battuta d’asta va completamente deserta).
Spesso quindi il creditore si dirige verso il pignoramento cosiddetto “presso terzi” che include sia il pignoramento dello stipendio/pensione sia quello del conto corrente intestato, in caso ovviamente sia presente e realmente movimentato.

Per quanto riguarda i beni mobili è sicuramente la categoria “auto, moto e rimorchi” che è più semplice, ovviamente in caso questi siano presenti, da pignorare. Le novità legislative infatti agevolano ancor di più il cosiddetto pignoramento mobiliare mettendo a disposizione due possibili iter da seguire. Nel primo caso con l’esecuzione forzata  se precedentemente la notifica al debitore del pignoramento doveva essere consegnata personalmente per poi, una volta rintracciato il veicolo, procedere al pignoramento.
Con le nuove norme sarà invece possibile per il creditore e l’ufficiale giudiziario portare avanti la procedura per via telematica verificando preventivamente attraverso il P.R.A. la proprietà di uno specifico mezzo per poi andare a notificare direttamente l’atto di pignoramento.

Dopo questo atto e la notifica il debitore ha 10 giorni di tempo per consegnare all’Istituto Vendite Giudiziarie il veicolo perché questo sia messo all’asta durante i quali viene intimato ad astenersi dal disporre del bene in ogni modalità (vendita, donazione, etc.)  Al termine dei 10 giorni se il mezzo non viene consegnato scatta il ritiro della carta di circolazione a cui segue il sequestro dell’auto e la messa all’asta del bene previa notifica al creditore. Nella riforma è poi presente anche la tradizionale tradizionale espropriazione del bene presso il debitore attraverso la quale l’ufficiale giudiziario si reca direttamente presso l’abitazione del soggetto debitore per pignorare il mezzo, con il rischio però che , nel caso questo non venga rintracciato presso l’abitazione, il pignoramento sia di fatto infruttuoso.

A questo punto sorge il dubbio sulla possibilità del rintraccio del veicolo in quanto non è così automatico che il creditore conosca gli eventuali beni mobili in possesso del debitore. Come abbiamo detto precedentemente nel momento in cui si conosce il mezzo e quindi la targa di questo si può richiedere una visura al Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.) per confermare il reale possesso e poi procedere all’esecuzione. Ma quando non si è a conoscenza dei mezzi e delle targhe questa ricerca non è possibile.
Si può quindi procedere per via inversa grazie all’ausilio dell’Agenzia Investigativa, con licenza ex art. 134 TULPS, che, a partire dal Codice Fiscale del soggetto debitore, è in grado di fornire tutti i veicoli intestati al debitore per poi andare a colpo sicuro nel momento dell’esecuzione forzata diretta.
Nel momento in cui si possiede la targa è invece possibile, anche tramite la stessa agenzia investigativa, richiedere una visura P.R.A., direttamente online, su una determinata targa specificando la tipologia di veicolo per ottenere anche lo storico di quel mezzo e soprattutto sapere chi sia il proprietario in quel momento specifico.

 

 

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