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Come strutture organizzative adeguate aiutano le PMI a prevenire crisi e insolvenze

Il Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza, in vigore dal 2022, ha introdotto nuove misure per la prevenzione e la gestione delle situazioni di difficoltà finanziarie, con l’obiettivo di salvaguardare la continuità aziendale.

In quest’ottica, l’articolo 2086, comma 2 del Codice Civile, modificato dal Codice della Crisi d’impresa, prevede l’obbligo per tutti gli imprenditori che operano in forma societaria di dotarsi di assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa. In sostanza chiede a chi fa impresa di attrezzare l’azienda di strutture organizzative adeguate a prevenire situazioni di dissesto e di attuare un monitoraggio continuo e scrupoloso dell’equilibrio economico e finanziario.

Una misura che necessariamente chiama in causa le PMI, dove generalmente gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili sono meno articolati, ma che non può essere trascurata. Infatti, le piccole e medie imprese si trovano a fronteggiare sfide complesse nel contesto economico attuale, che spaziano dall’accesso al credito alla gestione di mercati in rapida evoluzione. Tra gli aspetti più rilevanti per tutelare la stabilità finanziaria poter contare su strutture organizzative e informative adeguate è indispensabile.

Il ruolo delle strutture organizzative e informative nella prevenzione di crisi e insolvenze

Avere strutture organizzative e informative adeguate vuole dire poter intercettare precocemente eventuali segnali di crisi e intervenire tempestivamente preservando la continuità aziendale.

Per ottenere questo risultato è necessario tenere in considerazione degli elementi imprescindibili, come:

  • funzioni aziendali, ruoli, compiti, ambiti di competenza e responsabilità devono essere perfettamente identificati in modo da garantire supervisione, gestione e controllo;
  • deve esserci una definizione chiara di processi e procedure attraverso manuali operativi condivisi e la diffusione di direttive aziendali;
  • la pianificazione economico-finanziaria deve essere scrupolosa e composta da bilanci, budget, report, rendiconti, business plan e un accorto controllo di gestione che permettano di accertare lo stato di salute aziendale e la capacità di far fronte agli obblighi finanziari;
  • il flusso informativo tra gli organi sociali e le funzioni deve essere efficiente grazie a un’informativa periodica realizzata sulla base di dati attuali e previsioni aggiornate.

Oltre alla dimensione organizzativa, un altro pilastro cruciale è rappresentato dai sistemi informativi. Le aziende che investono in strumenti digitali e software di gestione integrata possono contare su dati aggiornati in tempo reale, a supporto delle decisioni strategiche. La disponibilità di informazioni attendibili e tempestive consente di valutare con maggiore precisione la sostenibilità finanziaria.

Un credit management integrato per rilevare segnali di crisi in anticipo

La gestione del credito commerciale è un’attività fondamentale nell’obiettivo di perseguire e preservare la continuità aziendale. Basti pensare che il ritardo nei pagamenti e l’insolvenza dei clienti rappresentano tra le principali cause di tensioni finanziarie e di crisi aziendali.

In questo scenario, l’adozione di un sistema di credit management integrato si configura come uno strumento strategico per individuare precocemente i segnali di difficoltà e preservare l’equilibrio economico-finanziario.

Cosa si intende per credit management integrato

Un sistema di credit management integrato è un insieme organizzato di procedure, strumenti informatici e regole operative che permettono di monitorare in modo costante l’esposizione verso i clienti.

Da notare il fatto che riguarda l’intero ciclo del credito: dalla valutazione preventiva dell’affidabilità del cliente, alla definizione dei limiti di fido, fino alla gestione delle scadenze e alla classificazione del rischio.

Il termine “integrazione” applicato al credit management sta a indicare che i dati provenienti dai reparti vendite, amministrazione, controllo di gestione e sistemi informativi vengono aggregati in un’unica piattaforma digitale, così da restituire una visione completa e aggiornata della situazione creditizia.

Credit management integrato e prevenzione di crisi e insolvenze

Uno dei principali punti di forza di un credit management integrato è la possibilità di individuare tempestivamente indicatori di allerta che, se trascurati, possono evolvere in insolvenze gravi. Tra i segnali di deterioramento più comuni si possono citare:

  • aumento dei ritardi nei pagamenti rispetto agli abituali tempi medi;
  • richieste frequenti di proroghe o dilazioni;
  • riduzione improvvisa degli ordini;
  • peggioramento del rating creditizio, rilevabile attraverso banche dati integrate nel sistema;
  • variazioni negative nei bilanci depositati.

La tempestività nella rilevazione di questi indizi consente di attivare azioni correttive mirate, come la revisione del fido concesso, l’adozione di garanzie aggiuntive o la sospensione delle forniture fino al rientro delle pendenze.

Oltre alla riduzione del rischio di perdite su crediti, una gestione del credito integrata porta benefici significativi sotto il profilo organizzativo. L’automazione dei processi di monitoraggio e sollecito riduce i carichi operativi del personale amministrativo e migliora la tracciabilità delle comunicazioni con i clienti.

Va sottolineato, inoltre, che l’efficacia di un sistema di credit management integrato non dipende solo dalla tecnologia, ma dalla cultura aziendale. La prevenzione delle insolvenze richiede la collaborazione tra le funzioni commerciali e le funzioni amministrative, con un approccio condiviso alla gestione del rischio cliente.

La capacità di intercettare i segnali di crisi con anticipo e di reagire con prontezza rappresenta una leva competitiva decisiva per garantire la continuità aziendale e sostenere la crescita in modo sano e duraturo.

L’abilità delle imprese di adattarsi rapidamente fa la differenza, organizzazione e informazione diventano i migliori alleati contro le difficoltà finanziarie.

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