(ASCA) – Roma, 29 mag – Negli ultimi dieci anni le famiglie italiane sono ricorse sempre piu' spesso a forme d'indebitamento. Secondo i dati piu' recenti diffusi dalla Banca d'Italia quasi una famiglia su tre risulta aver accumulato passivita' finanziarie.
La diminuzione dei redditi, conseguente alla recessione economica, sta mettendo sempre piu' sotto pressione le famiglie che si trovano in una situazione di sovraindebitamento. Se nel 2000 i nuclei sovraindebitati erano stimabili in circa 190 mila unita', pari allo 0,9% del totale, nel 2010 si registrano un milione e 100 mila famiglie in uno stato di grave squilibrio finanziario, pari al 4,4% del totale. Le proiezioni al 2011 segnalano poi un ulteriore peggioramento fino ad un livello di quasi il 5% di famiglie sovraindebitate.
Sono alcune delle informazioni tratte dal lavoro dell'economista Carlo Milani su un'ipotesi di stima sulla base dei dati della Banca d'Italia, e presentati oggi nel workshop organizzato dall'associazione Pro.Seguo (progetti contro l'esclusione da sovraindebitamento) presentati oggi a Roma e dal titolo: ''Le crisi da gestione del sovraindebitamento: prospettive e criticita'.'' ''Purtroppo non esiste una sola definizione di sovraindebitamento: noi, – ha detto Donata Monti presidente di Pro.Seguo (www.proseguo.it) – pensiamo sia quella che indica una situazione in cui famiglie o consumatori hanno contratto un ammontare complessivo di debiti che non riescono a sostenere, dato il reddito e le disponibilita' patrimoniali, anche a causa di eventi esterni non prevedibili (quali licenziamenti, riduzione redito, salute, ecc.)''.
Continua a leggere su:
http://www.asca.it/news-Famiglia__peggiora_situazione_indebitamento__Pro_Seguo__capire_fenomeno-1160017-ATT.html
