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Chi fa cosa nel credit management

Ruoli e responsabilità in azienda

Il credit management è talmente importante per un’azienda che non può lasciato all’improvvisazione, ma richiede il coinvolgimento di professionisti (anche di funzioni aziendali diverse), metodo e chiarezza su chi fa cosa.

Mappare i ruoli e assegnare responsabilità esplicite è il primo passo per una gestione del credito efficace, capace di tutelare la liquidità aziendale e rafforzare i rapporti con i clienti.

Vediamo allora quali sono i principali attori coinvolti, le rispettive responsabilità e perché ogni azienda dovrebbe poter contare su un modello operativo chiaro e condiviso.

I ruoli nel credit management

La prassi UNI/PdR 44:2018 “Credit management – Servizio di credit management, requisiti dei profili professionali del credit management e indirizzi operativi per la valutazione di conformità” identifica diversi ruoli chiave coinvolti nel credit management andandone a evidenziare le responsabilità.

Queste figure sono:

Credit manager

Il credit manager è responsabile del credito commerciale che attraverso la gestione professionale dello stesso, contribuisce alla realizzazione delle politiche commerciali salvaguardando la profittabilità e la continuità aziendale.

Customer service specialist credit manager

Il customer service specialist credit manager, gestisce i rapporti con la forza vendita, interna ed esterna, e interloquisce direttamente con clienti, distributori e concessionari, rappresentando idealmente il collegamento tra la sfera commerciale/vendite e la sfera amministrazione/finanza.

Deputy credit manager

Il deputy credit manager è il profilo professionale che supporta il credit manager nello svolgimento delle sue attività e che prende il suo posto in caso di mancanza temporanea del credit manager.

Rating specialist credit manager
Il rating specialist credit manager analizza i principali indicatori economico-finanziari del cliente (cash flow, indicatori di equilibrio/sostenibilità finanziaria, dati di bilancio), con un approccio forward-looking.
Contribuisce alla valutazione del merito creditizio raccogliendo, validando e interpretando dati storici e prospettici utili all’assegnazione o revisione delle linee di affidamento. In una PMI, può coincidere con il responsabile amministrativo o operare in stretta collaborazione con consulenti esterni.
Collection specialist credit manager

Il collection specialist credit manager è responsabile della gestione operativa del credito scaduto: presidia lo scadenzario clienti, monitora le posizioni a rischio e attiva le azioni di sollecito e recupero, nel rispetto delle procedure aziendali. Collabora con amministrazione e area commerciale per garantire il rientro dei crediti nei tempi previsti e segnalare tempestivamente situazioni critiche.

Dispute e legal recovery credit manager

Il dispute e legal recovery credit manager gestisce le posizioni creditizie in contenzioso e coordina le attività di recupero pre-legale e legale, anche tramite partner legale esterno o con la società specializzata nell’azione di recupero credito.

Solo nelle aziende più grandi è possibile ritrovare tutte o buona parte di queste figure professionali. Nelle realtà meno strutturate il ruolo deputato al credit management è Il credit manager, che si occupa di operativamente di tutte o quasi le attività sopra elencate. In alcune PMI può essere una funzione assegnata al CFO, al responsabile amministrativo o a un consulente esterno.

Credit management un processo trasversale

Se quelle sopra elencate sono i professionisti specializzati nella gestione del credito, è bene allargare lo sguardo e notare come il credit management sia un processo che coinvolge più funzioni in azienda.

Oltre al reparto credito, cuore dell’attività di credit management, possiamo infatti individuare altre tre aree interessate dal processo: l’area commerciale (dove vengono definite le condizioni di vendita e vengono gestiti i rapporti con i clienti), la funzione amministrazione e finanza (dove si contabilizzano le vendite e si controllano i pagamenti), la direzione (che stabilisce la credit policy).

Se consideriamo il credit manager come il regista del processo di credit management, il reparto amministrativo è il braccio operativo del credito, visto che “tiene i conti” e assicura che tutto sia registrato, verificato e gestito. Fra le sue responsabilità ci sono: l’emissione e registrazione delle fatture, il controllo delle scadenze, l’invio di solleciti.

Il reparto vendite ha il contatto diretto con i clienti. Questo lo rende una figura chiave nella prevenzione dei problemi di credito, ma anche una potenziale fonte di rischio, se le decisioni sono prese con logiche esclusivamente commerciali. È nella fase di vendita in cui si raccolgono preziose informazioni sui clienti (storia, affidabilità, referenze) che permettono di andare a delineare il profilo di rischio e evidenziare eventuali alert comportamentali (ritardi, cambi di gestione, crisi). Nel caso in cui un cliente faccia fatica a saldare il proprio debito, collaborando con il credit manager sarà molto utile nel definire dei piani di recupero adatti al cliente.

La direzione (imprenditore, CEO) rientra nel processo andando a definire la credit policy e promuovendo una cultura aziendale orientata alla gestione del rischio di credito.

Non dimentichiamo poi che nel processo di credit management possono essere coinvolti, oltre a personale interno, consulenti esterni e servizi di supporto, come professionisti specializzati, agenzie di informazione creditizia, società di recupero, advisor finanziari, realtà che offrono analisi creditizie, rating sui clienti o soluzioni software per il monitoraggio o ancora servizi di recupero stragiudiziale.

Mappare le attività per ridurre i rischi

Una gestione del credito efficace richiede chiarezza organizzativa. Ogni azienda dovrebbe dotarsi di una mappa delle attività e delle responsabilità, con ruoli assegnati per ciascuna fase.

Il credit management non è solo un insieme di procedure, ma un processo fatto di decisioni, informazioni e relazioni. Affinché funzioni, è essenziale sapere chi è responsabile di cosa, evitare ambiguità e favorire una comunicazione fluida tra reparti.

In un mercato sempre più competitivo in cui la sostenibilità finanziaria è centrale, avere un’organizzazione solida e ben strutturata che si occupa del credito è una forma di tutela per la continuità e la crescita dell’azienda.

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