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Il rapporto sui comportamenti del debitore nel 2018 si sdoppia, analizzando il profilo e le caratteristiche di persone fisiche e giuridiche nel 2017.

 

Giunge alla quinta edizione il DebtScreening, analisi quantitativa sui dati relativi ai soggetti debitori, incentrata sui dati del 2017 relativi a rintracci e ricerche anagrafiche e patrimoniali su tutto il territorio nazionale, grazie alla collaborazione con importanti Istituti di credito, Utilities, Professionisti ed Aziende.

Lo studio in questa nuova edizione si divide in due sezioni. La prima ripropone il profilo del debitore “persona fisica” prendendo in considerazione dati demografici, indice di reperibilità, intesa come possibilità di mettersi in contato con il debitore,  tasso di occupazione e relative posizioni lavorative, situazione economico-patrimoniale ed eventi negativi riscontrati. La seconda si concentra invece sulle “persone giuridiche” suddividendole per ragione sociale e definendone il livello di rischiosità a seconda dei loro comportamenti e delle loro caratteristiche economico-patrimoniali.

Partendo dall’analisi sulla persona fisica e gli aspetti demografici, il primo dato è quello relativo alla nazionalità con il 91% di debitori di nazionalità italiana, dato fondamentalmente in linea con i dati ISTAT relativi all’intera popolazione (91,7%).  Dal punto di vista del genere gli Uomini costituisco il 67% del campione mentre la fascia d’età preponderante è quella degli over 40 (79%).  Altro dato interessante è quello relativo alla reperibilità che fa riscontrare l’89% di soggetti reperibili. L’analisi entra poi nell’ambito patrimoniale partendo dall’occupazione dei soggetti (77% di occupati) e la suddivisione per tipo di professione per presentare poi i dati relativi ai beni mobili ed immobili intestati. Il conto corrente si conferma il bene più pignorabile con il 78% di presenza, in seguito troviamo i veicoli al 60% ed infine gli immobili al 44%. Ultimo dato è quello relativo agli eventi negativi che vede solo 1/5 del campione di debitori con in capo protesti mentre i pregiudizievoli sulla parte del campione in possesso di proprietà immobiliari che si attestano al 31%.

La seconda sezione del DebtScreening si concentra, come anticipato, sulle Persone Giuridiche suddividendo inizialmente le imprese per ragione sociale, con le Ditte individuali che rappresentano la tipologia di azienda più rischiosa con il 42,6% del totale. Altro dato è quello relativo alla reperibilità che, relazionata al fattore tempo, diventa decisiva, ancor di più se si va a focalizzare l’analisi sulle società, siano esse di persone o di capitali, le quali presentano una percentuale di soggetti reperibili del 49%.

Da questi dati, prova della fondamentale importanza di agire in maniera tempestiva ad un credito insoluto, si parte per poi analizzare la situazione patrimoniale, con delle discrepanze considerevoli tra le società reperibili e quelle non reperibili. Partendo dai Conti correnti vediamo come la percentuale di presenza nelle aziende reperibili arrivi all’85% di media, percentuale che sale al 93% se si escludono le ditte individuali; d’altra parte nelle aziende non reperibili questi valori calano drasticamente arrivando ad una media del 25% con il picco negativo delle snc all’11%.

Le medesime differenze si riscontrano per i Veicoli che mediamente sono presenti nel 62% dei casi nelle aziende considerate reperibili mentre solo nel 39% dei soggetti se si prendono in considerazione le aziende non reperibili. Ultima analisi di tipo patrimoniale è quella relativa agli Immobili che vede più che raddoppiata la possibilità di trovare un immobile pignorabile nelle prime rispetto alle seconde (33% vs 15%). Legata alla situazione immobiliare è l’analisi sulle pregiudizievoli che vengono riscontrate nell’11% del campione totale ma che salgono al 34% sulle aziende con immobili intestati; infine troviamo i protesti al 35%, e le procedure concorsuali al 13%. 

 

 

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"Debitori: tra le Aziende le Ditte Individuali le più a rischio, tra i Privati il conto corrente il bene più pignorabile"

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