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Le differenze tra Fisco e crediti privati o commerciali e l’utilità di rintracciare un conto corrente intestato al debitore nella fase precedente al recupero giudiziale.

 

In questi ultimi giorni tiene banco la notizia relativa ai nuovi poteri dell’Agenzia delle Entrate che si sostituirà dal 1 Luglio ad Equitalia, abolita da quella data.
Le prime uscite ne hanno parlato come di un grande potere, nuovo ed esclusivo, in capo al Fisco e cioè il pignoramento del conto corrente del debitore senza passare per l’intervento dell’autorità giudiziaria.
Questa possibilità però, afferma Equitalia, era già esistente dal 2005 per cui non c’è nessuna novità ne nessun caso di aumento dei poteri sproporzionato.

Ma nel caso il credito non sia in essere con il Fisco ma con un’impresa o direttamente con una persona fisica bisogna capire come sia possibile utilizzare questo strumento.
Il pignoramento del conto corrente è infatti uno strumento utilissimo per chi si appresta a dover recuperare un credito in quanto non tutti sono in possesso di un immobile o di beni mobili utili al pignoramento.
Il conto corrente è infatti il canale, all’interno della categoria del pignoramento presso terzi, più performante dal punto di vista del risultato di recupero.
Per poter procedere all’esecuzione forzata del conto è ovvio che bisogna essere a conoscenza dell’istituto bancario in cui questo sia iscritto e per fare ciò, a meno di informazioni preesistenti dettagliate, è necessario un lavoro investigativo  di rintraccio dei conti correnti, sia bancari che postali, intestati al debitore.

In ambito di recupero crediti è risaputo che uno dei fattori critici di successo di un buon esito è quello delle tempistiche; un credito aumenta sensibilmente il suo rischio di insolvenza man mano che passa il tempo per cui attendere le tempistiche del Tribunale per poter effettuare il pignoramento di un conto diventa un rischio che quasi sempre non vale la pena correre.
Nel momento in cui il credito viene definito come insoluto e quindi si imposta l’azione di recupero gli strumenti in possesso del creditore e nella maggior parte dei casi dell’Avvocato che lo assiste sono sempre più dettagliati e specifici.
Il rintraccio di un conto corrente, come per tanti altri tipi di servizi, non è standardizzato e possiede delle caratteristiche intrinseche che differiscono a seconda del fornitore a cui si fa riferimento.
Intanto è giusto specificare che il fornitore specializzato è una Società Investigativa, in possesso dell’apposita licenza (art. 134 del TULPS), specializzata in Indagini per il recupero del credito.

Tornando alla qualità del rintraccio e alla non standardizzazione di quest’ultimo è facile intuire come sia controproducente ottenere un’informazione riguardante i conti intestati a livello storico per poi scoprire, ovviamente solo nel momento del tentativo di esecuzione forzata, che questi conti siano chiusi da tempo; altro problema che accade ad un creditore o al suo Legale che richiede questo servizio è quella della superficialità della ricerca che porta a non rintracciare tutti i possibili conti sul territorio nazionale, evento che ovviamente può accadere ma con probabilità decisamente maggiore in caso di una ricerca parziale; ulteriore causa di errori di valutazione è la segnalazione di conti correnti intestati anche nel caso in cui il debitore sia semplicemente censito all’interno dell’Istituto bancario e non sia possessore di un conto.
 

La modalità di lavorazione è certamente complessa e la precisione nel rintraccio permette, dati alla mano, di migliorare sensibilmente le probabilità di un pignoramento positivo. Su questa tipologia di servizi ad alto valore aggiunto e relativi ad un settore particolarmente sensibile, sia per i dati trattati sia per l’obiettivo che sta a dietro all’acquisto di questi e cioè il recupero di un credito che a seconda del soggetto creditore può fare la differenza tra la sopravvivenza economica  di quest’ultimo, sia esso un’impresa o un privato che con la somma da recuperare si vedrebbe risolti i propri problemi.

Abbrevia in ambito di Indagini per recupero crediti ed Investigazioni ha sancito dal 2017 una Convenzione con Cassa Forense dedicata agli Avvocati iscritti all’ente con la possibilità di usufruire di diversi servizi tra cui il rintraccio dei conti correnti sull’intero territorio nazionale.

 

 


 

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